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Nestlé punta su Italia e digitale per crescere: territorio e innovazione connubio vincente

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La sede Nestlé ad Assago (Courtesy Nestlé Italia)

Passa anche dal nuovo hub digitale di Milano la rinnovata strategia del Gruppo Nestlé per l’Italia, che oggi ha presentato alla stampa investimenti in cantiere e progetti per il prossimo triennio con il nuovo presidente e amministratore delegato Italia e Malta, Marco Travaglia, in carica da ottobre ma da trent’anni nel Gruppo.

Inaugurato l’anno scorso all’interno della sede Nestlé di Assago, il Global IT Hub – con 150 nuove assunzioni, soprattutto ingegneri e informatici, e dove ancora ci sono 30/40 posizioni aperte, dai data analyst agli specialisti del cloud, dagli esperti di business management a quelli dei processi di engagement – ha il compito di supportare la trasformazione digitale dell’intero Gruppo, per esempio incrociando l’enorme mole di dati di cui dispone una realtà che, solo in Italia, può contare su 10 stabilimenti, 4.300 lavoratori e oltre 2 miliardi di fatturato. E che nel nostro Paese intende proseguire presidiando tutti i canali di vendita, dalla gdo all’e-commerce, grazie anche al supporto dell’analisi statistica e dello sviluppo tecnologico e digitale.

Cinquanta milioni all’anno per il prossimo triennio l’importo che Nestlé destinerà agli investimenti in Italia tra il 2020 e il 2022 per innovazione, formazione e sostenibilità. Nel triennio 2017-2019 erano stati 200 milioni, comprensivi però di un’importante opera di efficientamento in alcuni stabilimenti, ora conclusa.

Considerando poi l’impegno per l’ambiente da parte del Gruppo saranno stanziati, inoltre, 1,5 miliardi di franchi a livello globale per la ricerca e realizzazione di materiali plastici riciclabili attraverso premi di prezzo che promuovano la creazione di filiere del riciclo e riuso, cui si sommano i 250 milioni che, invece, attraverso un fondo di venture capital, Nestlé ha stanziato per startup innovative che collaborino a questa sfida e tra le quali rientrano anche un paio di progetti italiani, ha spiegato Travaglia. “Continuiamo – ha detto – a investire in Italia e mantenere un forte radicamento sul territorio”, come dimostrano, per esempio, “l’hub del cioccolato a Perugia e quello della pizza surgelata a Benevento”. Stabilimenti e fabbriche che, oltretutto, secondo Travaglia, rappresentano anche una preziosa risorsa anche per raccontare la storia dei brand del gruppo, aprendoli al pubblico come fatto, per esempio, recentemente proprio a San Sisto da Perugina con la sua “Fabbrica del cioccolato” per il lancio dell’ultima collezione di dolci.

L’obiettivo di Nestlé, in termini di sostenibilità, ha detto Travaglia, è il packaging 100% riciclabile o riutilizzabile entro il 2025 (“in Italia siamo al 95%”, ha ricordato il presidente e ad) e diventare carbon neutral entro il 2050.

Nell’ambito dell’incontro è intervenuto anche Alessandro Marangoni, ceo di Althesys, società cui Nestlé ha commissionato una ricerca per stimare il valore condiviso creato dal Gruppo in Italia: 3,6 miliardi di euro considerando l’indotto, la rete di fornitori, le ricadute occupazionali e la ricchezza complessivamente prodotta sul territorio. Praticamente lo 0,2 per cento del pil italiano, lo 0,32 delle entrate fiscali, lo 0,2 dei redditi da lavoro dipendente.

Sono 177, invece, gli under 30 assunti da Nestlé in Italia nel 2019, oltre 160 gli stage attivati e 3.100 gli studenti incontrati nell’ambito di attività di orientamento e preparazione al lavoro. “Ogni azienda crea un valore che è ben maggiore del suo solo fatturato – dichiara Travaglia – Sono orgoglioso dei numeri che abbiamo sviluppato e di mostrare che la fiducia nelle imprese ripaga in crescita e sviluppo”.

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