Charlie Munger e Warren Buffett, Berkshire Hathaway
Investments

Il braccio destro di Buffett ha spiegato dove trovare le aziende più forti del mondo

A sinistra Charlie Munger, a destra Warren Buffet (Foto di: David Silverman – Getty Images)

di Sergei Klebnikov per Forbes.com

Il famoso investitore Charlie Munger, vice presidente di Berkshire Hathaway e braccio destro commerciale di lunga data di Warren Buffett, ha condiviso la sua saggezza negli investimenti e ha analizzato diversi argomenti, tra cui la Cina e il perché non avrebbe mai acquistato azioni Tesla.

Le aziende più forti non sono in America

Anche se gli Stati Uniti hanno la più grande economia, “le aziende più forti del mondo non sono in America”, ha dichiarato Munger, 96 anni, durante l’incontro annuale del Daily Journal Corp. (la società editoriale di Los Angeles dove ricopre il ruolo di presidente). “Penso che le aziende cinesi siano più forti delle nostre e stiano crescendo più velocemente.”

Il futuro e le elezioni del 2020

Con l’avvicinarsi delle elezioni del 2020, Munger ha anche espresso preoccupazione per lo stato della politica americana, definendolo “stranamente terribile” a causa degli “eccessi di odio che vedi ovunque”. Inoltre ha anche lanciato degli avvertimenti sul futuro: “Penso che ci saranno molti problemi in arrivo e c’è un eccesso di miseria”. 

I cinesi non sono bravi investitori

Munger si è concentrato in particolare sulla Cina, dicendo che è “davvero sbagliato il modo in cui gli investitori amano giocare d’azzardo in azioni”. Ha aggiunto che “è difficile immaginare qualcosa di più sbagliato del modo in cui i cinesi detengono azioni. Sono bravi in ​​tutto il resto”.

Azioni Tesla
Quando gli è stato chiesto del titolo Tesla e del suo folle andamento speculativo nei giorni scorsi, ha risposto: “Non lo comprerei mai e non lo venderei mai allo scoperto”. Inoltre, il braccio destro di Warren Buffet ha dichiarato: “Le vendite di Tesla sono aumentate perché Elon Musk ha convinto le persone a poter curare il cancro”.

Il futuro dell’editoria

Munger, inoltre, ha anche parlato del settore dell’editoria, sostenendo che i giornali “moriranno tutti”. Tra l’altro, ha sottolineato che “i cambiamenti tecnologici stanno distruggendo i quotidiani in America” ​​e causando un rallentamento delle entrate, anche se alcuni giornali più grandi sopravviveranno. Il suo discorso agli azionisti del Daily Journal arriva due settimane dopo che Berkshire Hathaway ha rinunciato al suo impero di giornali, vendendo oltre 30 giornali locali all’editore Lee Enterprises per 140 milioni di dollari in contanti. Buffett aveva originariamente pagato 36 milioni di dollari per The Buffalo News e ha acquistato 28 dei giornali locali nel MediaGroup di Berkshire Hathaway per 344 milioni di dollari nei primi anni del 2010

Un ultimo aspetto che va sottolineato è che, secondo Forbes, Charlie Munger, che avrebbe incontrato Warren Buffett per la prima volta a una cena nel 1959, avrebbe attualmente un patrimonio netto di 2 miliardi di dollari. 

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