Salvatore Aranzulla

Si pensa (a ragione) che sviluppare un business da oltre un milione di euro non sia frutto di improvvisazione. Eppure è quello che in un certo senso è capitato a Salvatore Aranzulla, classe 1990, negli ultimi anni diventato punto di riferimento per coloro che, vecchi e giovani, hanno qualsiasi perplessità di tipo informatico. Aranzulla.it, fondato in maniera del tutto amatoriale nel 2002 dal giovane catanese, è infatti uno dei 30 siti più visitati in Italia. “Come eliminare un indirizzo email memorizzato”, “Come scaricare foto dal cellulare alla chiavetta” o “Come caricare musica su iTunes” sono solo alcuni dei quesiti che sul sito web trovano soluzione. Possono sembrare domande banali ma per migliaia persone, che in buona parte si professano anche nativi digitali, significa spesso un chiarimento definitivo di fronte a progressi tecnologici di cui non sempre si riesce a tenere il passo.

Oggi il sito registra numeri impressionanti. Aranzulla.it ha risposto a oltre 8.000 quesiti informatici, ha una quota del 40% del segmento “computer news” (in pratica 4 italiani su 10 che hanno problemi informatici consultano Aranzulla.it) e conta mediamente 500mila visite al giorno. La Srl in capo al business ha chiuso il 2016 con un fatturato di 1,6 milioni di euro e dovrebbe archiviare il 2017 con una crescita stimata del 25%. E lui, Salvatore, è diventato col tempo talmente iconico da essere scelto come il volto testimonial della nuova serie di Netflix, Black Mirror, uscita a fine dicembre.

E pensare che tutto iniziò per caso. “La mia passione per l’informatica è nata all’età di 10 anni quando andavo a casa di mio cugino che mi prendeva in giro dicendomi che, mentre lui aveva un computer (tra l’altro uno dei primissimi Pc a riga di comando), i miei genitori non me ne avrebbero mai comprato uno”. E invece? “Invece li costrinsi a comprarmene uno”, commenta sorridendo Salvatore. “Quando entrai in un negozio di computer andai subito ad abbracciare il primo Pc che vidi. Cominciai a piangere e urlare finché mio padre non me lo prese. Il problema è che al tempo, erano gli anni 2000, né io né i miei genitori avevamo competenze informatiche”.

Quindi? “Quando tornavo da scuola, finiti i compiti, mi dedicavo ogni sera a imparare e cercare di capire come utilizzarlo. Nel giro di qualche tempo anche i miei amici si dotarono del proprio Pc e iniziarono a sequestrarmi per chiedermi di risolvere i loro problemi, proprio perché sapevano che ero particolarmente appassionato alle tecnologie informatiche”.

La vera intuizione imprenditoriale però arrivò due anni dopo, quando Salvatore si rese conto che più persone gli chiedevano di risolvere la stessa cosa. “Decisi di scrivere la risposta in un documento Word e, nel caso, stamparlo e distribuirlo a mano a chi ne avesse avuto bisogno. File del tipo «Come configurare la stampante» o «Non mi funziona l’audio: cosa devo fare»”. Era il 2002 e Salvatore decise di mettere tutti questi documenti online e aprire il sito che oggi è conosciuto come Aranzulla.it. Nel 2008 la definitiva consacrazione grazie alla partnership con Matteo di Felice, al tempo responsabile di virgilio.it,  che portò il suo blog all’interno del portale Virgilio, diventando così la sezione Tecnologia.

In realtà, un quesito senza risposta sul sito c’è: come si diventa Aranzulla? Come diventare un imprenditore editoriale online da quasi 2 milioni di euro? “È vero non c’è sul mio sito”, replica prontamente Salvatore. “Ma l’ho spiegato durante l’Aranzulla Day il 10 novembre a Milano. È stata una giornata di formazione di otto ore in cui ho cercato di spiegare come creare un’azienda editoriale su Internet e come produrre e monetizzare i contenuti online”. L’evento ha visto la partecipazione di 500 persone. “C’è stata una grande adesione e per questo ho deciso di replicare e fare una seconda (e ultima) data il 20 aprile di quest’anno, a Roma”. Un segreto che si può sintetizzare in una regola: trova ciò di cui un alto numero di persone ha davvero bisogno e fornisci loro una risposta semplice.

E per i prossimi mesi cosa bolle in pentola? “Abbiamo sondato la possibilità di operare anche in altre lingue, come lo spagnolo, l’inglese e il portoghese (in Brasile soprattutto). Ma sono mercati in cui esistono già diversi editori forti nel settore tecnologico e quindi abbiamo deciso di concentrarci solo sul mercato italiano, che continuerà pertanto ad essere il focus di Aranzulla.it”, sottolinea Salvatore.

Per quanto riguarda invece Salvatore, il futuro è più incerto di quel che si possa credere. “Sono molto assorbito dal lavoro sul sito, ma io ho una grande passione per la pasticceria, che mi ha trasmesso la mia ex ragazza mentre frequentavo gli studi universitari in Bocconi”, confida Salvatore. “Ho anche studiato alla scuola Alma di Gualtieri Marchesi. È un ambito che mi piacerebbe approfondire e nel quale un giorno, chissà, anche investire. Magari aprendo una pasticceria”.

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